Dodici fatiche e sette camicie

Sei avvisato: sarà una passeggiata impegnativa, ma verrai ripagato con gli interessi − per ogni goccia del tuo sudore − dallo stupendo panorama che spazia dalle colline dell’Himalaya fino al Gennargentu, un vecchio vulcano ormai spento dalla silhouette di uomo dormiente e in cui molti vedono il profilo di Napoleone. Escolca è sicuramente un punto privilegiato per i ciclisti perché permette loro di scegliere numerosi percorsi, in primis basandosi sulle proprie caratteristiche fisiche. Se sei più pesante della media puoi andare verso Villamar e Villanovafranca, dove un terreno pianeggiante ti consentirà di mantenere buone velocità; se sei un ciclista scalatore (da non confondere con l’orsetto lavatore) preferirai certo salire verso Gesturi, Nurallao, Laconi e anche oltre, arrivando fino ai passi Ortuabis e Sa Casa. In estate nella zona pianeggiante domina il giallo secco dei campi e in montagna un verde intenso ricopre i versanti, regalandoti un gran senso di pace e serenità se solo avessi la buona idea di metterti sui pedali, perché in tal caso ti godresti contemporaneamente anche il paesaggio e la tua fatica sarebbe molto alleviata. Il traffico ridotto è una caratteristica di questi luoghi che ti colpirà soprattutto se vieni dalla città: ciò significa sia minori probabilità di essere investito − perdona la schiettezza − sia scarso inquinamento e conseguente risparmio di imprecazioni. Quello che veramente colpisce è il silenzio (tranne la domenica della festa di Laconi, allorché una marea di cagliaritani invadenti intasa la SS128): quando sali in montagna senti il tuo fiato distintamente, senti le ruote che scorrono sull’asfalto ruvido e il lamento della catena sotto sforzo che implora pietà.

Può essere utile sapere che l’Udace ha un calendario di gare a cui i tesserati possono partecipare; le premiazioni sono generose e tengono conto sia delle posizioni assolute sia di quelle per categoria. Le gare sono brevi (al massimo 70 km) e a ritmo sostenuto; l’ambiente è molto cordiale e c’è sempre uno spuntino a fine gara, per tutti. Per rimanere in tema, da due anni, a Esterzili, a fine gara gli organizzatori offrono un pranzo in montagna sotto una pineta, su grandi tavolate. Essenziale, d’estate, non partire dopo le 7 di mattina per non schiattare dal caldo, ma questo qualsiasi ciclista dei giorni feriali dovrebbe saperlo.

Sei stanco? Forse, ma senz’altro soddisfatto.

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